L’acronimo SWOT (Strenghts, Weaknesses, Opportunities e Threats) venne utilizzato per la prima volta all’inizio degli anni ’70, ma già a partire dalla metà degli anni ‘60 si faceva riferimento alle quattro componenti per la gestione strategica delle aziende.
Questo tipo di analisi serve a pianificare una strategia studiando nel dettaglio i quattro punti (forza, debolezze, opportunità e minacce) divisi in fattori interni/esterni e positivi/negativi, organizzati seguendo una struttura a matrice 2x2.
Nello specifico, è consigliato utilizzare questo tipo di analisi nelle fasi che precedono qualsiasi tipo di decisione, aiutando in modo più efficace qualunque azienda a poter sviluppare obbiettivi specifici e ad individuare quelli che potrebbero essere possibili problemi su cui intervenire.
Ma vediamo nel dettaglio ogni singolo punto.
Nella prima riga della struttura a matrice, troviamo i fattori interni (forza e debolezze), il primo positivo, il secondo invece negativo; sulla seconda riga si collocano i due fattori esterni: opportunità (positivo) e minacce (negativo).
Alcuni esempi pratici per un’ipotetica analisi SWOT:
Il giusto bilanciamento tra questi quattro elementi, ti permette di poter agire sul marketing mix, utile a raggiungere gli obbiettivi prefissati per la tua impresa.
Per poter effettuare un’analisi SWOT efficace è importante stabilire degli obbiettivi, tornare spesso sui quattro punti in modo da poter sempre migliorare ogni aspetto e soprattutto comunicare con il proprio team in modo da costruire una strategia vincente.
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